BISEX O LESBICHE, VERITA' E FINZIONE (prima parte) - Abruzzo Trasgressiva

Questo non è un sogno, è una storia vera che a Roma conoscono in molti, ma non posso citare nomi e luoghi perchè rischierei il posto di lavoro. Siamo a metà degli anni '90. #S era già una celebre presentatrice televisiva e #A era una famosa show girl. Lavoravano entrambe nella stessa rete, però in programmi diversi, e tutte e due stavano con i rispettivi marito e fidanzato. Belle ed ambiziose, si sono conosciute negli studi TV ed hanno cominciato a frequentarsi clandestinamente in svariati Hotel della capitale elargendo laute mance, ma pretendendo una privacy totale. Io ero uno dei cameraman di #A e vedevo spesso #S raggiungerla in camerino a fine trasmissione. Quando tutti se ne erano andati, loro erano ancora lì. La scusa era studiare la scaletta della prossima puntata domenicale di #A e scegliere gli ospiti del programma di #S. In realtà, dopo qualche settimana, tutti sapevano che tra loro c'era una relazione lesbica e e duratura Solo i loro uomini sembravano non accorgersene. Uno non sospettava nulla, l'altro, ormai anziano ed impotente, pur avendo un camerino attiguo a quello di #A, fingeva di non sospettare nulla ed invece le spiava da uno specchio bidirezionale (io vedo loro, ma loro non vedono me). Si masturbava a cazzo quasi moscio ed eiaculava su salviette di carta che poi gettava incautamente nel cestino. Anche le due amanti non erano molto prudenti. Sicure della complicità del marito di S#, passavano ore da sole lasciando tracce evidenti dei loro rapporti sessuali, che venivano puntualmente scoperte dalle donne delle pulizie, disperate perchè così dovevano lavorare il doppio. Una di queste, #G, trattata male dalla produzione, una sera in cui il marito di #S era a Milano per lavoro, ha portato una torta per noi operatori di studio (cameramen, fonici, aiuto registi) e ci ha raccontato tutto nei dettagli. Poi, ha invitato uno di noi a verificare di persona. Naturalmente, mi sono subito offerto io. Lei mi ha accompagnato nel corridoio dei camerini raccomandandosi di parlare sottovoce. Di solito, #S raggiungeva #A subito dopo la fine delle registrazioni. Aveva sempre con sè delle cartelline ed un PC portatile. Non salutava nemmeno il marito nel camerino accanto e si fiondava in quello di #A. Siamo entrati di nascosto nel camerino del marito e #G ha tolto il quadro che copriva lo specchio segreto. C'era addirittura una sonda acustica che captava chiaramente quello che dicevano! #S era nuda sul tavolino da trucco a gambe aperte e spingeva la testa di #A, anche lei nuda, contro la sua vagina costringendola a leccarla in modo quasi cagnesco. Sembrava assatanata, stringeva tra i denti un fazzolettp per non gridare troppo forte, tremava e si dimenava come un ossesso, in preda ad orgasmi che sembravano convulsioni. CONTINUA

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