IL MIO BUCO DEL CULO - 1^ parte - Abruzzo Trasgressiva

IL MIO BUCO DEL CULO - 1^ parte - Abruzzo Trasgressiva

Ciao a tutti. Sono un nuovo follower del sito PiccoleTrasgressioni.com e, dopo averlo esplorato ed averne verificato efficacia e correttezza con un annuncio coppia web sado-maso, ho deciso di cimentarmi anche nella scrittura di una nostra storia di vita. Non userò i nostri veri "nomi d'arte" perchè gli annunci ed i racconti sono giustamente due spazi diversi e non sovrapponibili, ma desidero dimostrare che fare porno-web non significa essere ignoranti, anzi, io alias "Paride" e la mia compagna alias "Elena" siamo entrambi laureati. La nostra storia è iniziata quattro anni fa e, col tempo, la nostra curiosità sessuale è aumentata. Dopo aver esaurito le solite posizioni, di comune accordo, abbiamo deciso di provare il sesso sado-maso-bondage, ma solo fino a quando uno dei due non avrebbe detto "basta". Io me n'ero dimenticato, ma una bella sera d'estate, prima di cenare nel micro-appartamento che condividiamo, Elena ha preso dall'armadio un borsone con varie cinghie di cuoio, vestiti in pelle nera ed altri strumenti. Sono rimasto sorpreso, evidentemente lei teneva molto più di me a fare questa esperienza. Fatto sta abbiamo indossato gli abiti in pelle. Non ci coprivano molto, e il mio uccello e i coglioni erano un po' stretti da quella strana mutanda nera. Elena invece era molto sexy in quel body composto da poche strisce di pelle coi buchi per le tette ed il perizoma. Oltre alla mutanda strizzacoglioni, io avevo solo uno stupido mantello ed una canottiera nera. Lei ha deciso che quella volta sarebbe stata la padrona e che potevo fare solo quello che diceva. Ho accettato e mi ha ordinato di mettermi a quattro zampe e di baciarle i piedi. Ho ubbidito baciandoli e leccandoli come un cane fino a quando ho sentito un colpo di frusta alla schiena. - Basta ora! Spogliati completamente e vieni a letto! Abbiamo un bel letto matrimoniale in ottone vecchio stile e, dopo essermi steso, mi ha legato con le spalle e le braccia alla spalliera e le gambe alla pedana. Potevo muovermi a malapena. Quindi ha preso un imbuto dalla cucina e una bottiglia di Amaro Lucano dal soggiorno, poi ha iniziato a versarmene in bocca un bel po'. Quell'amaro è l'unico superalcolico che bevo, ma stava esagerando e mi sentivo stordito. CONTINUA

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